Forse non ero disposta io bene moralmente. Provenivo da una
lunga giornata noiosa ed ero già un po’ stanca al solo pensiero di andare a
Taormina a vedere il Gala di Eleonora Abbagnato e le stelle dell’Opera di
Parigi. Ma forse erano stanchi anche tutti gli spettatori. Sarà stata la fine
dell’estate, ma non ho percepito un pubblico entusiasta, né dell’etoile, né delle
altre stelle. Solo alla fine dello spettacolo, durante i saluti finali a
qualcuno è scappato “Brava!”.
Non critico tanto lei, quanto tutta l’organizzazione. Non
c’era un solo programma di sala, ma su questo potrei passarci sopra. Le luci
sul palco per tutto il primo tempo sono state solo gialle e dall’alto e questo ha
contribuito ad appiattire lo spettacolo. è vero che il teatro antico di Taormina
fa da cornice, ma le luci gialle sui ballerini non hanno aiutato di certo ad
esaltare i loro movimenti. Le prime tre esibizioni sono state di contemporanea,
ma direi che di contemporaneo avevano ben poco, viste le coreografie obsolete
oltre che le musiche a prova di sonno. Una musica di una delle coreografie del
primo tempo (purtroppo non avendo un programma di sala mi viene molto difficile
indicarvi musiche e danzatori) ha risvegliato un po’ tutti, ma la coreografia
contemporanea sulle punte credo che risalisse agli anni 70/80. E ultimo
balletto di questo interminabile primo tempo è stato la Dame aux Camelias,
pezzo forte dell’Abbagnato, che predilige le interpretazioni romantiche,
egregiamente eseguito.
E finalmente il secondo tempo, più classico con il pas de
deux del Don Chisciotte in cui il vero protagonista è stato il danzatore. La
ballerina sembrava aver problemi a sollevare la gamba in arabesque oltre i 45°.
Un solo di flamenco, un pas de deux del Lago dei Cigni meravigliosamente
eseguito (era ora), un paio di coreografie contemporanee e infine pas de deux
de La Carmen eseguito dalla Abbagnato. Una particolare Carmen bionda che però
ha avuto un intoppo a fine balletto non riuscendo a trovare l’equilibrio in un
passo. E insomma, dall’Etoile su cui si concentra tutto il gala ti aspetti la
perfezione e forse anche qualche virtuosismo che non per forza deve essere
fatto, ma dato che la Abbagnato da queste parti non si vede mai, era una buona
occasione per farsi conoscere per bene.
Ah, nel secondo tempo si sono accesi tre faretti blu e altri
tre rossi (uno più uno meno).